TERRITORIO
IL TANARO
Erano giunti agli ultimi contrafforti collinari costeggianti il fiume, e già il suo rombo alluvionale empiva l’aria, facendola vibrare fragorosamente in quel tratto. I partigiani si inerpicarono sui rialzi del crinale per speculare sopra le sponde sottostanti e il traghetto. (...) Johnny sgambò avanti: - Mi scusi, capitano, ma devo gettare uno sguardo personale su questo mio personalissimo fiume... - e avvistò finalmente il Tanaro dopo ben tre mesi di lontananza. La brezza saltuaria ne pettinava le acque tuttora invernali, incrementandone il rumore, su fino a uno stridio, ma già la primavera tendeva una fitta imboscata sulle sue rive.
Beppe Fenoglio
da "Il partigiano Johnny"
da "Il partigiano Johnny"
http://www.parcoletterario.it/it/visitare/c_barbaresco.htm
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